Cultura

“I miei pensieri dormono se li metto a sedere. Il mio spirito non cammina, se le gambe non lo muovono” 

(Montaigne, Saggi)

ITINERARI CULTURALI

L’area della valle dell’Amaseno è stata interessata da forme turismo culturale e naturalistico fin dalla fine del XVIII secolo attraverso il fenomeno del Gran Tour, viaggi di formazione intellettuale e culturale ma al tempo stesso anche un’imperdibile esperienza umana che nobili e ricchi borghesi europei intraprendono a partire dai primi decenni del XVII secolo.
Da semplice territorio di transito si trasformò in una meta turistica per i viaggiatori che da Napoli passavano attraverso la via pedemontana. La letteratura di viaggio costituisce oggi una fonte ricca di informazioni, preziose sui caratteri storici di paesaggi ormai quasi del tutto scomparsi. Così, la lettura dei diari di viaggio mette in luce come la Valle acquista con gli anni particolare interesse per i viaggiatori europei attraverso la definizione di veri e propri itinerari culturali nell’entroterra, divenendo tappa fissa del famoso itinerario di viaggio europeo grazie alla presenza di resti archeologici e di un ricco patrimonio culturale e storico.
Richard Lassels, considerato il padre fondatore del Grand Tour, per averne coniato anche il termine, durante il suo viaggio in Italia attraversa la media valle dell’Amaseno e fissa le sue due principali tappe del suo peregrinare presso Priverno e Fossanova. Così l’autore descrive all’interno della sua opera Description of Italy, il suo arrivo nella città:
«Arriving at Peperno you winde round about the hill (without comeing in to the towne) and lodge at the Inna t the foot of the hill on the other side. This was once a Volscian towne of some consideration, but noe a bair bl[eak?] weatherbeaten place. From thence passing by Fossa Nuova an ancient monastery on the left hand (where S. Thomas of Aquin going to the Councel of Lions by ordre of Gregoire the Tenth fell sick and died» (CHANEY, 1985, pp. 173-174).
L’area archeologica della media valle dell’Amaseno e il borgo di Fossanova, insieme agli altri meravigliosi borghi e ai siti culturali e archeologici sono oggi tra le mete più frequentate dai visitatori che si recano nella Valle.
Approfondisci: ROMANO, I., Reponsons – nous. Appunti sulla letteratura di viaggio francese in area lepina, in CANCELLIERI M. et AL. (a cura di), Tra memoria dell’antico e identità culturale: tempi e protagonisti della scoperta dei Monti Lepini, Roma, Espera, 2012, pp. 127-135.
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